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Vendite porta a porta: l’Antitrust sanziona Italgroup, segnalata da Federconsumatori Venezia

Una telefonata per proporre un incontro con un agente e il rilascio di un buono sconto, una firma per presa visione e il contratto è fatto.
Così la società Italgroup, secondo l’AGCM, otteneva grosse commissioni con tecniche ingannevoli e aggressive: in base alle tante testimonianze dei consumatori, alla visita del primo incaricato ne seguiva regolarmente una seconda, caratterizzata da pressioni verbali e minacce di adire le vie legali, all’esito della quale il venditore induceva il malcapitato, obtorto collo, a individuare un ordine d’acquisto per alcune migliaia di euro.
Dall’attività istruttoria dell’AGCM è emerso come gli agenti di Italgroup fossero soliti in prima battuta rassicurare gli interlocutori circa l’assenza di obblighi di spesa derivanti dalla firma e in alcuni casi non rilasciassero nemmeno copia di quanto sottoscritto; in questo modo i consumatori non venivano neanche informati della possibilità di esercitare il diritto di recesso e accoglievano con ancor più sorpresa le successive intimazioni di pagare somme che arrivavano a sfiorare i 7.000 euro.
La strategia di vendita porta a porta acclarata dall’Antitrust, in cui il Professionista omette consapevolmente di indicare le effettive finalità commerciali della visita, fornendo al contrario informazioni essenzialmente volte ad attirare l’interesse sull’asserita gratuità o convenienza dell’iniziativa, non è certo esclusiva di Italgroup: ancora troppe sono le società che ricorrono a simili espedienti per trarre profitto a danno di consumatori non sempre a conoscenza dei propri diritti e spesso anche emotivamente vulnerabili di fronte ai toni e modi delle intimazioni.
Federconsumatori Venezia, che aveva veicolato rimostranze tanto con reclami verso la società che con relativa segnalazione all’Autorità Antitrust, non può che accogliere favorevolmente il provvedimento con cui quest’ultima irroga una sanzione amministrativa pecuniaria per l’importo di 50.000 euro e vieta la prosecuzione delle pratiche scorrette, a fronte delle quali le vittime devono sapere di poter trovare ascolto e riconoscimento pieno dei propri diritti.