Coronavirus, l’Istituto Superiore di Sanità pubblica le regole per la quarantena

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L’isolamento fiduciario di casi di COVID-19 e di contatti è una misura di salute pubblica molto importante che viene effettuata per evitare l’insorgenza di ulteriori casi secondari dovuti a trasmissione del virus SARSCoV-2 e per evitare di sovraccaricare il sistema ospedaliero.
Le tipologie di soggetti che devono essere messi isolamento domiciliare per 14 giorni e sono monitorati al domicilio (o in struttura dedicata in caso di domicilio inadeguato) sono:
1. Contatti stretti di un caso accertato di positività, privi di sintomi o con pochi sintomi;
2. Pazienti che vengono dimessi dall’ospedale clinicamente guariti.
Una volta che la struttura sanitaria ha accertato la necessità dell’isolamento domiciliare, deve informare il medico di famiglia, spiegare al paziente le misure da adottare e fornire le mascherine chirurgiche. Oltre a ciò bisogna controllare lo stato di salute della persona e dei familiari (febbre e altre patologie) e indicare cosa fare per proteggere conviventi e familiari in caso di comparsa di nuovi sintomi. Il medico di famiglia deve inviare le segnalazioni al dipartimento di salute pubblica in caso di insorgenza o aggravamento dei sintomi, anche attraverso la visita domiciliare quando è necessaria.
Ecco ciò che indica l’Istituto Superiore di Sanità in questi casi:
- La persona in quarantena, se disponibile, dovrebbe occupare una stanza da sola, e un bagno proprio evitando di spostarsi all’interno dell’abitazione, la stanza va arieggiata frequentemente. Se queste condizioni non sono possibili bisogna che il soggetto abbia comunque asciugamani, salviette, lenzuola e stoviglie ad uso esclusivo, per il lavaggio è sufficiente acqua e sapone ma si può utilizzare una soluzione di ipoclorito di sodio allo 0,5% (candeggina) la candeggina normalmente in vendita è a concentrazione del 5% quindi ad un litro di candeggina si possono aggiungere 9 litri di acqua.
- Questa soluzione deve essere utilizzata per la pulizia del bagno ad ogni utilizzo e la stanza utilizzata va lavata almeno una volta al giorno, per i mobili si può utilizzare alcool denaturato, lavarsi spesso le mani e comunque ogniqualvolta si usino fazzoletti (preferibili quelli di carta usa e getta) si tossisca o si sternuti e naturalmente è obbligo mantenere le corrette distanze tra i conviventi almeno un metro.
- le persone non si possono spostare e devono essere raggiungibili per il monitoraggio da parte del medico di base o della struttura sanitaria.
- I familiari come pure le persone in isolamento anche se sono asintomatiche, non possono ricevere visite fino alla fine della quarantena. Se invece il paziente è sintomatico il divieto di visite si prolunga sino alla guarigione clinica anche se sono passati 14 giorni dal contatto. Il paziente si considera guarito quando risulta negativo in due test effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.
- I familiari e le persone che assistono il soggetto, devono indossare una mascherina chirurgica monouso (da non toccare mentre si usa e da sostituire quando si inumidisce o risulta danneggiata). Le mascherine come pure i fazzoletti di carta non possono essere riutilizzati ma vanno eliminati in un doppio sacco impermeabile all’interno di una pattumiera a pedale.
- I conviventi e i familiari che assistono le persone in casa devono evitare il contatto diretto. Se l’assistenza prevede contatto con secrezioni respiratorie, feci o urine servono guanti monouso, seguito dal lavaggio delle mani.
- Pulire almeno una volta al giorno le superfici e i locali utilizzati dalla persona in isolamento con detergenti e disinfettare con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5 % di cloro attivo oppure con alcol 70%). Chi effettua le pulizie deve indossare camice e guanti monouso (o un grembiule dedicato). I guanti domestici in gomma si possono usare ma devono essere disinfettati ogni volta. La biancheria sporca deve essere messa in un sacco e gestita separatamente da quella del resto della famiglia. Per il lavaggio in lavatrice è sufficiente il programma a 60° per trenta minuti o tempi più brevi per temperature superiori, usando il normale detersivo.
- Anche se al momento non esistono prove in grado di dimostrare che cani o gatti possano essere fonte di infezione, a scopo precauzionale è meglio limitare il contatto con gli animali.
- La persona in autoisolamento deve registrare due volte al giorno la temperatura e segnalare al medico di base o all’autorità sanitaria i valori ed eventuali nuovi sintomi. In caso di aggravamento bisogna indossare la mascherina chirurgica, rimanendo nella propria stanza con la porta chiusa, in attesa del trasferimento in ospedale. Se si rilevano difficoltà respiratorie rivolgersi al 112/118, e informare il proprio medico.