Operazione “Safe social”: 2.400 utenti truffati da falsi profili Instagram

 Operazione “Safe social”: 2.400 utenti truffati da falsi profili Instagram

Andrea Piacquadio at Pexels

La promessa di capi griffati a prezzi contenuti, profili social con migliaia di follower e il ricorso a una piattaforma tra le più in voga: questi gli ingredienti dell’ultima truffa sventata dalla Polizia Postale, ad opera di un’associazione per delinquere con base nell’hinterland milanese.

Le vittime, per lo più giovani (1.600 adolescenti sui 2.400 utenti truffati), venivano contattate su Instagram e indotte al pagamento mediante ricariche di carte prepagate.

A fronte della mancata consegna della merce, i truffatori, con altri profili social, si rifacevano vivi per convincere i malcapitati ad effettuare nuovi pagamenti, adducendo giustificazioni pretestuose come impreviste spese di dogana o problemi fiscali.

L’attività criminale, iniziata nel 2018 e proseguita sino al 2020, ha cavalcato l’uso massivo della rete per lo shopping online, incrementato in occasione delle chiusure dei negozi fisici causate dall’emergenza Covid19, ed è arrivata a fruttare all’associazione per delinquere 250.000 euro, prima dell’intervento delle autorità, dal quale è scaturita la denuncia dei dodici responsabili, cinque dei quali sono stati sottoposti a custodia cautelare.

La Polizia Postale, dando comunicazione della riuscita dell’operazione, tiene a mettere in evidenza come anche i più giovani, generalmente esperti utilizzatori della rete, non siano esenti dal cadere vittima di truffe online, sottolineando come il fatto che siano stati, e siano nuovamente, in certa misura, costretti a trascorrere molte ore al giorno tra le mura domestiche, li abbia resi obiettivo ancor più vulnerabile rispetto alle attività criminose perpetrate tramite il web.

Redazione