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Mediaworld, cross-selling forzato: sanzione Antitrust da 3,6 milioni

Tra le tecniche di marketing più diffuse, il cross selling implica la vendita aggiuntiva di prodotti accessori partendo dall’acquisto di un prodotto base da parte del cliente. Ma fino a che punto può spingersi il venditore?
L’ultimo provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato traccia la linea con riguardo all’operato di Mediamarket, titolare del marchio Mediaworld, comminando alla società una sanzione pari a 3,6 milioni di euro.
In base alle evidenze acquisite dall’Autorità, l’acquisto di prodotti accessori veniva imposto da Mediamarket, in funzione di modalità di vendita ingannevoli: i prodotti venivano infatti spesso presentati come in promozione, sia nei volantini sia nei cartelli posizionati nei negozi, per poi essere abbinati e venduti insieme ad un accessorio, in questo modo determinando un prezzo superiore e diverso rispetto a quello pubblicizzato. A questo riguardo, l’istruttoria ha acclarato come i punti-vendita avessero obiettivi specifici in ordine alla vendita congiunta “in uno stesso scontrino” di un prodotto c.d. “padre” e di un accessorio.
Per l’Antitrust questa pratica, per mezzo dell’”effetto-aggancio” conseguito dall’offerta, è in grado di limitare considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori in relazione al prodotto da acquistare e li induce ad assumere una decisione che altrimenti, resi da subito edotti del prezzo effettivo dell’acquisto nel suo insieme, non avrebbero preso.
La condotta di Mediamarket, orientata a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio in relazione ai prodotti offerti, non rispetta il canone di diligenza richiesto ai professionisti verso i consumatori e quindi, conclude l’Antitrust, integra una pratica commerciale scorretta.
Il provvedimento è particolarmente interessante perché, al di là della misura sanzionatoria, ricorda ai consumatori, specie con l’approssimarsi di occasioni quali il Black Friday, il Cyber Monday e le vendite pre-festive, di valutare le promozioni avendo contezza delle capacità dei venditori di ricondurle a tecniche di marketing di loro esclusivo vantaggio.