Giornata mondiale per la proprietà intellettuale e lotta alla contraffazione

 Giornata mondiale per la proprietà intellettuale e lotta alla contraffazione

Credits: Disha Sheta at Pexels

La capacità produttiva e la reattività alla domanda dimostrata dall’industria del falso, in occasione dell’emergenza Covid-19, ha di che impressionare.

Le notizie concernenti sequestri di mascherine contraffatte, per decine di migliaia di articoli, si susseguono quotidianamente, così come quelle sulla diffusione di medicinali falsificati: ricordiamo, per autorevolezza, l’allarme dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), rilanciato dal Ministero della Salute, che pone l’accento sul proliferare di farmacie online non autorizzate e sui gravi pericoli per la salute rappresentati da prodotti che non hanno alcun effetto dimostrato nella prevenzione e cura del Coronavirus.

È palese in questi casi come la contraffazione non sia solo causa di danni economici per le imprese che operano nella legalità e fondamentale fonte di entrate per la criminalità organizzata, bensì anche un serio pericolo per il consumatore; eppure, quest’ultimo non sempre se ne avvede.

Secondo dati OCSE, in Italia nel 2016 il 61% dei prodotti contraffatti e piratati veniva venduto a consumatori consapevoli di acquistare prodotti falsi; il giro d’affari, d’altra parte, gode di ottima salute: basti pensare che il numero di articoli di abbigliamento contraffatti sequestrati dalla Guardia di Finanza tra il gennaio 2018 e il maggio 2019 supera di sei milioni la quantità registrata l’anno precedente.

La crescita dei numeri è in linea con la sensibilità sul tema registrata tra i più giovani: un’indagine dell’International Trade Association rivela che, su un campione di circa 4.500 ragazzi della Generazione Z (nati dal 1995 al 2010) intervistati in 10 Paesi diversi, quasi l’80% ammette di aver comprato un prodotto falso e il 56% si dice soddisfatto dell’acquisto.

Probabilmente gli stessi 4500 giovani, se sottoposti a domande concernenti il riscaldamento globale, avrebbero espresso preoccupazioni e consapevolezza ben maggiori; l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale, a questo proposito, dedica la Giornata Mondiale per la Proprietà Intellettuale, che si celebra oggi, proprio al nesso tra la tutela dell’innovazione e i progressi in campo ambientale ed energetico in particolare.

Efficienti tutele della proprietà intellettuale, afferma il Direttore Generale WIPO, sono indispensabili incentivi allo sviluppo dei sistemi di produzione di energia pulita di cui abbiamo bisogno.

Anche il tema ambientale è dunque un punto di partenza possibile per considerazioni e approfondimenti attorno al fenomeno della contraffazione, cui s’aggiungono, da altre angolazioni, quelli della tutela del lavoro, del Made in Italy, della salute e della sicurezza, del contrasto alle reti criminali e, non da ultimo, di un commercio elettronico affidabile e giusto.

Temi sui quali, anche guardando ai casi e ai numeri illustrati nel contributo che mettiamo a disposizione, sembra potersi registrare una singolare convergenza degli interessi di produttori, venditori e consumatori verso un aumento della comune sensibilità e impegno nella lotta alla contraffazione.

Redazione