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Dal 16 dicembre il via alla vaccinazione per i più piccoli

Dopo la recente approvazione da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in Italia sarà possibile prenotare la vaccinazione anti-Covid-19 per i bambini dai 5 ai 11 anni a partire dal 16 dicembre.
l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha redatto un vademecum che risponde ai dubbi più comuni su vaccini, Covid-19 e bambini.
Come afferma l’Iss, l’infezione da COVID può essere pericolosa anche per i bambini: ogni 1000 infettati, 6 devono ricorrere alle cure ospedaliere e ogni 7000 uno deve ricorrere alla terapia intensiva.
Inoltre uno studio recente condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e dal Karolinska Institutet di Stoccolma ha dimostrato che, nei bambini, l’infezione da COVID, anche senza sintomi, può causare gravi danni al sistema immunitario e sviluppare la Multisystem Inflammatory Syndrome in Children (Mis-C), una sindrome che nei piccoli pazienti induce un numero abnorme di autoanticorpi, ossia anticorpi che tendono ad attaccare l’organismo anziché il “nemico”, in particolare danneggiando il tessuto cardiaco e vascolare. I bambini colpiti da infezione da Sars-cov-2, sia sintomatici che asintomatici, possono presentare il cosiddetto long Covid, ossia quell’insieme di sintomi come la perdita dell’olfatto, confusione mentale e affaticamento.
Che la vaccinazione dei bambini sia doverosa è data dal fatto che anche nella fascia d’età tra i 5 e 11 anni sia in forte aumento il contagio e ciò ha spinto a cercare un vaccino anche per i più piccoli. L’Iss ricorda che il vaccino approvato è Comirnaty, ovvero il vaccino a mRna prodotto dall’azienda farmaceutica Pfizer-BioNtech, e che la vaccinazione avviene come negli adulti: sono previste, infatti, due dosi somministrate a distanza di tre settimane l’una dall’altra. Il principio attivo è lo stesso ma a dosaggio diverso: per i bambini tra i 5 e gli 11 anni la dose somministrata è ridotta di un terzo.
Il vaccino, oltre a proteggere dall’infezione, è fondamentale perché i bambini possano continuare a condurre una vita sociale adeguata, fondamentale per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età.
L’Iss raccomanda di non somministrare farmaci antidolorifici prima dell’appuntamento al centro vaccinale per cercare di prevenire eventuali effetti collaterali, di riportare al medico vaccinatore eventuali episodi di allergie avuti dal bambino nel passato e di far effettuare l’iniezione ai bambini seduti o sdraiati.
L’Iss ricorda inoltre che gli studi fino ad ora compiuti hanno escluso nel modo più categorico che i vaccini possano indebolire il sistema immunitario nei bambini, anzi lo rafforza, che la sicurezza per questo vaccino è stata studiata su tremila casi presentati per la registrazione e oltre tre milioni già vaccinati negli USA. Infine, l’Iss afferma che “la sicurezza del vaccino sarà comunque mantenuta sotto costante e stretto monitoraggio da parte di tutte le agenzie del mondo”.