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Contratti a domicilio con l’inganno: nuova sanzione a Italgroup

Loghi diversi, stesse pratiche commerciali ingannevoli e aggressive: così l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato delibera una nuova sanzione di 100.000 euro per la società Italgroup S.r.l.s., già fatta oggetto di provvedimento sanzionatorio, per motivi analoghi, la scorsa estate.
Parliamo delle famigerate vendite con catalogo: i consumatori vengono contattati telefonicamente da agenti, allo scopo di fissare un appuntamento presso le rispettive abitazioni, spesso con l’aggancio della partecipazione a un sondaggio e fornendo come motivazione della visita a domicilio la presentazione di un catalogo di prodotti a prezzi convenienti.
Nel corso degli appuntamenti, gli agenti fanno apporre ai consumatori la propria firma su un modulo, all’asserito fine di provare solo la consegna del catalogo e l’effettuazione della visita per poter ottenere la provvigione.
In caso di sospetti e domande dei malcapitati, ecco pronte le rassicurazioni circa l’assenza di vincoli di spesa derivanti dalla sottoscrizione; trascorsi 14 giorni, al contrario, arriva imprevista la seconda visita, nella quale, facendo riferimento al modulo sottoscritto, si paventano obblighi per svariate migliaia di euro.
In questi termini, coi quali l’Autorità descrive la condotta di Italgroup, i consumatori chiedono assistenza alla nostra associazione per svincolarsi da impegni sentiti come gravi e, quel che più conta, non voluti: così partono anche le segnalazioni e arriva la prima sanzione amministrativa, nella misura di 50.000 euro, accompagnata dal divieto di continuazione della pratica commerciale scorretta.
Passa però ben poco tempo perché si rendano necessari nuovi reclami e segnalazioni e così si riapre il caso: un accesso alla corrispondenza commerciale rivela, tra novembre ‘22 e marzo ‘23, l’esistenza di circa 120 richieste di recesso di consumatori che lamentano sottoscrizioni carpite con false informazioni e a volte anche comportamenti aggressivi usati dagli agenti di Italgroup, nel corso della seconda e inattesa visita, con minaccia di esperire azioni legali per indurli a dare esecuzione agli asseriti “contratti” o ad accettare soluzioni transattive, con relativo pagamento immediato in contanti.
Tra le risultanze della nuova istruttoria, peraltro, emerge un contemporaneo impegno dei Carabinieri di Milano, relativo all’attività della MADE4HOME, logo con il quale la Italgroup ha cominciato a operare nell’ultimo periodo.
Cosa è successo, dunque, a seguito del primo provvedimento? Nelle valutazioni dell’Autorità, la pratica in quella sede accertata non si è mai interrotta ed è tuttora in corso, continuando a generare ricavi a danno dei consumatori.
Per un ordine di grandezza, in poco più di quattro mesi (dicembre ‘22 – prima metà di aprile ‘23) Italgroup percepiva compensi pari a circa 250.000 euro da Santander Consumer Bank, sulla scorta di contratti di finanziamento che i consumatori si trovavano a sottoscrivere per poter fare fronte agli impegni presi con la firma dei soliti moduli.
Acclarata l’inottemperanza, gravità e durata della stessa inducono l’Antitrust a definire la nuova sanzione nell’importo di 100.000 euro: considerata la persistenza del fenomeno delle vendite porta a porta ingannevoli e il target, che comprende in buona misura persone anziane e altri soggetti vulnerabili, confidiamo che la rinnovata attenzione delle autorità abbia funzione dissuasiva verso chi ancora voglia stare nel mercato ricorrendo a simili espedienti.