Progetto Digitalmentis: incontro a Ponte nelle Alpi il 14 settembre
22 marzo, giornata mondiale del diritto all’acqua e ai servizi sanitari

Credits: Burst at Pexels
Lavarsi le mani con acqua e sapone.
La Giornata Mondiale dell’Acqua, che si celebra oggi, trova il suo simbolo in un gesto della quotidianità di cui, da qualche settimana, realizziamo il valore essenziale.
La Giornata, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, è quest’anno dedicata al nesso, fortissimo, tra l’uso delle risorse idriche e il cambiamento climatico, ma le cronache di questi tempi inducono a ricordare soprattutto quello, sancito dall’Assemblea Generale ONU, con il diritto alle prestazioni sanitarie.
In quella sede nel luglio 2010 gli Stati hanno riconosciuto il diritto all’acqua potabile, sicura e pulita, insieme con quello alla Sanità, quale diritto umano essenziale.
Tutti, in altre parole, devono poterne avere accesso, senza discriminazioni o costi che ne impediscano la fruizione.
Al diritto corrisponde un obbligo in capo agli Stati, che devono impegnarsi predisponendo strumenti e meccanismi atti a garantirne la piena realizzazione, ma anche in capo alle imprese, che devono conformarvi le proprie attività.
In questa prospettiva alcune pratiche commerciali aggressive e scorrette testimoniate in questi giorni, che cavalcano le preoccupazioni diffuse e sfruttano una situazione che accomuna tutta la cittadinanza in una condizione di inedita emergenza, assumono rilievi di gravità ancora maggiori, laddove per esempio abbiano quale conseguenza la difficile reperibilità o l’aumento ingiustificato dei costi di presidi sanitari o si avvalgano di comunicazioni commerciali fuorvianti riguardo agli stessi.
L’attività repressiva e di contrasto, a fronte di simili condotte, ha coinvolto l’impegno delle forze di Pubblica Sicurezza, delle Dogane, di Autorità Amministrative ed enti di autoregolamentazione: obiettivi, rispettivamente, la vendita di articoli contraffatti, l’esportazione non autorizzata, aumenti eccessivi dei prezzi e claim ingannevoli su proprietà miracolose di prodotti invece normalissimi.
L’occasione posta dalla celebrazione odierna, in questo senso, riafferma l’urgenza, in funzione preventiva, della più ampia diffusione della consapevolezza del rilievo fondamentale del bene giuridico in questione.
La Giornata cade al termine dell’inverno che, secondo gli scienziati, ha registrato le più alte temperature mai misurate in Europa: il cambiamento climatico si staglia sullo sfondo della presente emergenza sanitaria e del ricordo delle crisi idriche verificatesi durante le stagioni calde degli anni passati.
In questo quadro si colloca l’appello di Federconsumatori all’avvio di un serio piano di contrasto alla dispersione idrica (che in media negli acquedotti italiani è del 35%).
Si tratta di un’operazione fondamentale che, unita alla terminazione delle opere non finite immediatamente cantierabili e alla possibile realizzazione da parte dei consorzi di bonifica di forme di gestione ecosostenibile della risorsa, potrà rappresentare un’importante leva di sviluppo e di ripresa, all’insegna della legalità e del rilancio occupazionale.
Tutti noi, infine, abbiamo un ruolo: la permanenza forzata tra le mura domestiche può, in questo senso, tramutarsi in un’occasione per la riflessione e il confronto sulle proprie abitudini in relazione al consumo dell’acqua, nonché per informarsi e condividere le buone pratiche di riduzione degli sprechi.